Giuseppe Polselli, nasce a Roma nel 63', prende
la maturità classica al Liceo "Norberto Turriziani", in seguito
interromperà i suoi studi universitari per problemi personali e
di salute. Diversi episodi della sua vita ne segnano
la personalità: da un grave incidente automobilistico in cui rischia la vita, al tumore benigno alla mantibola, alla scomparsa di persone care, all'episodio in cui lo vede vittima e protagonista di un episodio di estorsione, in cui diventa eroe anti-estorsione nazionale,di cui se ne occupò Rai Tre e le maggiori testate. Di professione imprenditore, autodidatta in tutto, persino nell'imparare l'uso del computer, d'animo estremamente curioso, di se stesso dice:"credo di avere la malattia di Peter Pan che per me vuol dire essere curioso come un bambino che si incuriosisce sempre come se ogni volta fosse la prima volta ma avere la mente grande come il mare" ed ancora "credo di avere il cervello di un bergamasco ma il cuore di un greco e bevo il the come un inglese", di temperamento caparbio, ostinato, insistente, coraggioso, temerario ed amante del rischio ma anche prudente e cinico, il professore di lettere al liceo lo appellava "un vulcano" di se stesso l'autore in tale materia afferma "sono come il fegato mi rigenero sempre". La sua poetica è caratterizzata dalle influenze dei poeti ermetici, di quelli Simbolisti,dei poeti francesi maledetti e dei filosofi esistenzialisti. Finora ha scritto 3 raccolte poetiche,"Oltre le barriere d'Ercole", "Le Colline lontane(dei fiori del male)","Apostrofi ariani" e l'ultimo, ancora in ultimazione, "Anche le scimmie pensano(kalòs kai agathòs-carpe diem)". |