E-mail.
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Numeri di cellulari
Che bella voce......
Scrivi bene......lo sai?
Un'aspettativa che cresce
Controllo l'agenda...
Ci troviamo per un aperitivo?
Quante cene sprecate
Un freddo monitor che mi guarda
e... scrivo... e... rispondo...
...alla ricerca dell'impossibile e
delle occasioni perdute...
Ma chi l'ha detto che virtuale è bello? |
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Nevrosi.
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Ansie.
Tachicardie.
Sudorazioni.
Visioni.
Fobie.
Palpitazioni.
Somatizzazioni.
Paure.
Incertezze.
Insicurezze.
Quando mai tutto questo finirà? |
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Attesa.
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Un deposito di tram
Un conducente assonnato
Aspetto
Una scuola di danza a due passi...
Sono le 21 e 30.
Non arriva,
aspetto ancora,
una macchina che passa
la vedo.
Si è fatto tardi... torno a casa. |
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Improvvisazione.
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Le note scorrono veloci sulla tastiera mai soddisfatta....
Melodia e armonia si rincorrono e si corteggiano
L'improvvisazione cresce piano piano sino a raggiungere
il suo apice....
Ritorna il tema così caro e sussurrato
Vorrei essere con un'altra pelle
Ma... sono solo uno sporco musicista bianco!!! |
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Peccato che...
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Peccato che... non sono il treno giusto per te...
Peccato che... stai aspettando un altro treno...
Peccato che... un treno già preso speri
di poterlo
riprendere ad una successiva fermata...
Peccato che... ho sempre la camicia verde ed
i jeans azzurri...
Peccato che... non ti possa vivere fisicamente
come tu vorresti...
Peccato che... non ti possa amare così
come io vorrei...
Peccato che... ne sia così spaventato...
Peccato che... ti desidero...
Peccato che... ne sia sempre più angosciato...
Peccato che... non mi aiuti...
Peccato che... non ci ascoltiamo più...
Peccato che... non mi cerchi più...
Peccato che... ci siamo già detto tutto...
Peccato che... i tuoi occhi non mi guardino più...
Peccato che... non riesco a guardare altre donne...
Peccato che... questa tua inquietudine non mi
lasci più alcuna possibilità...
Peccato che... ti voglio bene...
Peccato che... mi ferisci...
Peccato che... è andata così...
Peccato che... non sei ancora pronta...
Peccato che... sono solo la tua macchietta...
Peccato che... non senta più la tua dolcezza...
Peccato che... ti ho soffocato...
Peccato che... non volevo soffocarti...
Peccato che... ti ho delusa...
Peccato che... ti senti imbarazzata...
Peccato che... non sono il treno giusto per te...
Peccato che... stai aspettando un altro treno...
Peccato che... un treno già preso speri
di poterlo
riprendere ad una successiva fermata...
Peccato che... non mi vuoi aspettare...
Peccato che... ti debba salutare...
Addio Marco. |
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Paura d'amare.
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Mano nella mano sulla passeggiata lungomare,
tuo figlio ci seguiva noncurante dei passanti
con il suo pallone rosso.
Una dissetante spremuta d'arancio ti rendeva
felice,
i tuoi occhi mi guardavano e sorridevano.
La tua passione per le foto ci contagiava come
una splendida malattia
Eravamo una coppia...
Ad un tratto scese improvvisamente la notte...
Non eri ancora pronta. |
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Incontri.
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Sessualità sempre diverse,
odori sempre uguali
un asciugamano condiviso.
Il tempo che scorre inesorabile
in auto nella notte alla ricerca di una casa
sconosciuta...
Una farmacia aperta,
un bicchiere d'acqua,
pause di silenzio.
Domande non fatte...
Sentirsi ancora soli
e nudi... |
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Bambole di cera.
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Bambole di cera vestite con pizzi
e merletti tessono tele
per soldatini di carta.
Fragili e delicate porcellane
aspettano un ricco compratore,
mercante di schiave,
ignare merci offerte al mercato delle vacche.
Bambole di cera,
vestite con pizzi e merletti,
insanguinate le uniformi degli uomini di cartone. |
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La grande illusione.
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Avevo quindici anni,
il libretto rosso di Mao come un amuleto.....
ma il mio fiume scorre sornione senza cadaveri
che passano
Avevo quindici anni,
il sottoproletariato urbano scimiottava un comandante
già scolorito..
Ora dirige....
Avevo quindici anni,
un mondo migliore ci aspettava oltre il capitale,
sudditi ora di una moneta unica che ci ha resi
più infelici e più poveri
Avevo quindici anni,
eravamo più ricchi e più felici. |
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Apice.
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Gli occhi si chiudono
Un fiume caldo ti pervade e scorre dentro di
te
La bocca si schiude
Le gambe si stringono
Improvvisamente ti mancano le forze
Il sesso esplode dentro di te
Un leggero tremore ti assale
Il piacere non si dissolve
Un momento che dura un'eternità
I contorni sono sfumati
Gli affluenti scorrono sulla tua schiena
La bocca è pronta a ricevere
ed il gioco ricomincia... |
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Fitti pensieri.
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Un bicchiere di vino rosso sancisce
la fine di un pasto rapido e frugale.
Il suono caldo di un sax in sottofondo
allevia la tensione di tutta una giornata.
Fitti pensieri si accavallano e
si inframezzano tra bianchi soffitti
e divani oramai logorati dal tempo.
Due note di pianoforte mi proiettano
in un sublimale che non conosce confini,
I Ricordi della notte precedente
mi riportano bruscamente
in un mondo reale che mi ostino a combattere.
Stò invecchiando...
e ritorno ad essere in uno stato prenatale
da cui non vorrei mai uscire.
Don Chisciotte, un fantasma che mi perseguita...
Don Rodrigo, un padre che mi manca...
Giulietta, una donna che non esiste...
Don Abbondio, una fede che mi spaventa...
san Francesco, una bontà che non conosco...
Incertezze,insicurezze,silenzi, incomprensioni,
fitti pensieri si accavallano
e si inframezzano tra bianchi soffitti
e divani oramai logorati dal tempo... |
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Provocazione.
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E' tutto uno schifo!
Che cosa si salva?
Ditemelo Voi...
figli di un Dio minore...
ma non raccontatemi le solite sciocchezze...
perché noi stessi siamo dei rifiuti!!!...
Al di là delle belle e finte parole.
L'amore? E' solo sperma...
I sentimenti? Sono come la mozzarella di Bufala...
L'amicizia? E' tirarlo nel c...
Il sesso? E' prenderlo nel c...
La famiglia? Aspettare i soldi....
Il lavoro? Aspettare la pensione....
La vecchiaia? Essere malati...
Morire? forse è l'unico momento dignitoso
figli abortiti da un dio minore. |
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Fuochi.
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Ultimi focolai di una cultura colpita a morte
Le parole tacciono
Nuove bombe intelligenti
sulle superstiti sacche di massificata resistenza
La guerra dei potenti media si conclude così
Il silenzio tratta una resa più che onorevole
e si iniziano a contare le...
pause. |
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Bucce di banana.
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Bucce di banana,
continuiamo a inciamparci sopra....
ma ogni volta ci rialziamo....
Bucce di banana,
un giorno potremmo anche noi
far scivolare qualche orango
un po' scomodo... |
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Risveglio.
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Un'ambulanza sfreccia impazzita
con il suo carico di dolore.
La comoda 54 sbuffa al capolinea
ed inizia la sua corsa a tappe.
Un gatto saltella sul letto
per reclamare il suo pasto.
Una vecchia sveglia
annuncia un nuovo giorno.
Un tubetto oramai ridotto
allo stremo ed uno spazzolino
spelacchiato aspettano inesorabili.
La doccia è sempre più bollente
ed il bidet zampilla come una fontana.
Un paio di fetidi biscotti insapori,
incolori, inodori e scaduti si mescolano
con un caffè altrettanto incolore,insapore
e inodore.
Una camicai lisa, un paio di jeans rattoppati
e dei calzini da rammendare osservano
da una sedia zoppicante.
Davvero un gran bel risveglio... |
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Troppe volte.
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Troppe volte
Giochi di bignè su bocche voluttuose
Massaggi di carezze accennati in discesa
Sale la febbre di giocolieri impazienti
Scacco di un re ad una regina che aspetta
Troppe volte
Viso d'angelo sonnecchi, ridono gli occhi semichiusi
Labbra appagate soffiano appena
Una chitarra sul letto strimpella nuda
Menestrello di corti boccaccesche pizzica altre
corde
Troppe volte
Il gioco ricomincia su arpeggi sfiorati
Melodia suadente su una pelle di velluto
Pause di istanti anticipano note d'amore
Libera l'improvvisazione l'ultimo assolo di piacere
Troppe volte
Ricordi di un sapore lontano
Gusto di un sesso che manca
Stanco il menestrello suona su un letto vuoto
Aspetta un vassoio di bignè e nulla più. |
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