Come una farfalla.
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Tutto intorno a me parla intensamente di
Te,
avverto la tua presenza con un brivido intenso
e profondissimo quando guardo il cielo.
Eppure a volte ho come la sensazione che Tu
sia prigioniero in un bozzolo di seta,
e quasi mi sembra di sentire le Tue Potenti ali
che si agitano furiosamente perché vorrebbero
rompere ogni barriera e intervenire per sanare
ciò che la tua assurda e perfettissima
creatura
sta compiendo.
Tu la ami immensamente come
da tanto tempo sai fare e sei incredulo per
tutto ciò che quasi diabolicamente fa
e speri
si ravveda e cessi di rovinare tutte le tue
stupende opere.
Ti prego non lasciare che
Lui prenda il soppravvento ormai non c'è
più speranza,
forse se dai un tuo segno lui sente che ci sei
e ferma
la sua allucinante corsa. |
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La colomba.
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Quando giungerai, non so se mi troverai addormentata
o sofferente dopo averti invocata per tanto tempo,
so solo che ti porterai via tutto di me, i miei
grandi sogni
la mia voce, la mia ingenuità i miei strani
e dolci amori
le mie immense paure.
Dove porterai tutto ciò? In un immenso
spazio stracolmo,
o lo disperderai in chissà quale meandro
di una sconosciuta dimensione.
Vorrei tu arrivassi quando avrò trovato
un senso al
susseguirsi di giornate inspiegabili,
come una candida colomba, poserai le tue piccole
ali
sul mio volto e io forse capirò. |
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Frammenti.
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Cavalli emergenti dall'acqua, poderosa statua
bianca
chissà quanti piedi hanno calcato il suolo
di questa piazza
anch'io, un tempo sposa leggiadra scendevo le
scale e sorridevo
felice, ora sono qui, seduta e penso in questa
splendida giornata
di sole che la vita passa veloce ma la vera bellezza
è eterna
e qui ha una forza prorompente, riuscirà
a vincere sulla mediocrità
sull'ignoranza sulla superficialità sulla
morte? Un bambino dà dei
semi ai piccioni, lo guardo e sorrido e uno zampillo
mi bagna i capelli... |
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Musica.
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Sublime creatura evanescente
che dolcemente offusca la tua mente,
e infonde una misteriosa sensazione
che arriva al cuore e ti libera dalla razionalità,
ti porta in un attimo indietro nel tempo ti inebria
inesorabilmente
e ti rende come schiavo di sensazioni piacevoli
o no,
vorrei a volte poter fare a meno di te
perché porti anche sofferenza
ma poi ti ritrovo e penso che senza di te
la vita sarebbe solo
un viale pieno di alberi spogli in un gennaio
gelido. |
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Sogno.
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Occhi cerulei, trecce morbide, bionde,
i piccoli piedi adorni di freschi boccioli,
sorriso, come un trasparente e fresco ruscello.
Sei giunta! Splendida fanciulla!
La tua soave presenza risveglia le membra
intorpidite dal passaggio di un vecchio,
canuto e curvo, le menti anelano alla ricerca
di nuove emozioni.
Te ne andrai, leggera, lasciando il posto,
a tua sorella, impetuosa, dominatrice, che
in groppa a un bianco e nervoso cavallo,
con un vestito rosso e dorato, porterà
intenso profumo, sapore inebriante. |
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Tragedia.
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Ti muovi con un soave e dolce movimento,
occhi limpidi e chiari,
come l'acqua che ti circonda
tu che dormi in una conchiglia
circondata da perle, gioielli e gemme preziose.
Regina degli abissi, quando ti catturano e ti
portano
sulla bianca spiaggia non hai più speranze
e ti portano al circo.
(Di Ambra Spolverini) |
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Delirio.
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Tutto si contorce con spasmi dolorosi,
i sogni danno spazio all'aridità più
completa
il cuore cerca disperatamente un'emozione
che lo faccia battere più forte, invano,
tutto assume un aspetto lineare,
il tempo inclemente scandisce le sue ore
la paura cresce, diviene insopportabile
attanaglia la gola con le sue lunghe dita
scarne.
Sono lontani i tempi in cui ciò era solo
un delirio. |
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Pensieri.
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A lungo soffocato,
nell'andito più recondito del cuore,
ora quel flebile alito di vita, diventa uragano
coinvolge il pensiero semplice, inutilmente
contrastato da vegetali, schiavi del secolo
che ridono ma in fondo sanno che un tempo
anche loro sentivano ma non ascoltavano
impauriti di mostrare il loro volto più
sensibile. |
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Dilemma.
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Essere diversi,
un velo ci divide, come un soffio,
gli occhi gelidi, come due piccoli fori,
in una tenda bianca, eppure fratelli
intenti a fluttuare nell'immenso spazio,
venuti chissà da dove, verso chissà
quale destino,
e ogni mattina la rugiada come perla d'argento,
scompare al primo raggio di sole. |
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