Raccolta poesie di:

Elena Terenzi


Indice della raccolta:


La nonna e la bambina. Il volo spezzato. Il pesce rosso.
La volpe d'allevamento.

 

La nonna e la bambina.

Intorno al tavolo di una grande cucina
ho visto una donna che lavorava
e vicino a lei una bambina
che di guardarla non si stancava.

Ascoltava incantata le sue parole
e guardava le mani antiche e sapienti 
che hanno lavorato con la pioggia e col sole
per avere qualcosa da stringer fra i denti.

Negli occhi una vita da narrare,
che hanno visto la fame in volto e la guerra,
cose che il tempo non fa scordare...
ma oggi serena in quella sua terra

lavora lieta per la sua gente
e con la bambina parla felice
dicendo di usare la mente 
e non fare mai quello che al cuor non s'addice.

La piccolina con gli occhi neri
guarda il volto di quella donna:
tu sei una bimba del mondo di ieri 
e sono felice che sei la mia nonna.

E nel silenzio di quell'emozione
la bimba continua a guardare il lavoro
pensando che quella è una grande lezione...
e il sole le illumina di raggi d'oro.




Il volo spezzato.
Il cielo era la mia culla
e volteggiare era la mia passione:
credevo al mondo non vi fosse nulla 
capace di rompere questa mia visione.

Lassù, sulle ali del vento,
mi libravo, guardando l'uomo e il suo mondo:
credevo il mio volo lo rendesse contento 
e non conoscevo il suo egoism profondo.

Ma la mia ingenuità dovei pagare
quando la sua arma sparò.
L'ultimo sole potei guardare,
l'ultimo fratello che per me volò.

Lo vidi venire a me con paura
e di nuovo uno sparo echeggiò nel vuoto,
arrivò violento sulla sua figura
e straziato cadde con me sul prato.

Siamo morti fratello, dello stesso male.
Due vite stroncate nello stesso istante,
per la crudeltà che l'uomo assale
e lo rende un essere insignificante.

Oggi noi siamo lì senza vita 
sull'erba che piano ci assorbirà, 
con  l'espressione sul volto impaurita
che nessuno per  noi vendicherà.

L'uomo ci invidia che non sa volare
e non ha compreso che non sono le ali...
se soltanto provasse ad amare
potrebbe liberarsi dei suoi mali.

e riuscirebbe a volteggiare come noi,
con la fantasia dell'essere vivente
invece di ucciderci, per poi
arricchirsi... di niente.




Il pesce rosso.
Ho sognato che si rompeva la boccia,
perdeva la sfericità
l'acqua traboccava
come un fiune in piena
e i sassolini scivolavano via
trascinati dalla corrente.
Ed io,
piccolo pesce rosso,
annegavo fra i vetri rotti
che mi squarciavano il corpo.
Le branche disperatamente aperte,
ansimante
solo
rosso sangue
ma felice di essere finalmente libero.



La volpe d'allevamento.
Lei non sa che fuori c'è il mondo,
quello che mai i suoi occhi vedranno,
ma l'istinto dentro è profondo
questo gli uomini non lo sanno...

o non lo vogliono sapere?
Quando negli occhi hanno il vile denaro
fanno soltanto il loro "dovere".
Essere volpe è un destino amaro.

Notte e giorno dentro una cella
come in un carcere per innocenti,
ormai lo so, la mia sorte è quella:
morirò per ornare voi esseri viventi.

Dovrei consolarmi che di qui a poco
qualcuno milioni mi pagherà,
che prende la vita come un gioco
e un ornamento n farà.

Il mio destino ormai è segnato
ma mom è la morte che mi fa paura:
vorrei morire sopra ad un prato
anche dopo la sofferenza più dura.

Sarebbe bello vedere il cielo,
sentire l'odore della natura.
Mi hanno detto che è come un grande telo
dove splendono stelle e notte scura.

Vorrei che per un giorno almeno
qualcuno aprisse questa gabbia
così vedrei quel cielo sereno
liberandomi di tanta profonda rabbia.

Vorrei morire per un incidente
caduta giù da una grande montagna,
anche dopo un giorno solamente
per aver vissuto in aperta campagna.

Sogno che queste mie piccole ossa
muoiano presto in questo giorno
prima che debba sentire la scossa 
che l'uomo mi darà al suo ritorno.

Vorrei almeno poter evitare 
il profumo acuto delle signore
ma so che qualcuno mi vorrà indossare
vantandosi pure del mio valore.

Che l'uomo è sciocco ora mi è chiaro,
questo lo voglio gridare forte:
spende tutto il suo prezioso denaro
per vantarsi di indossare la morte.



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Data di pubblicazione 1/10/2001
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