Il peso del passato.
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Il tempo passa,
e vedi i Grandi morire…
e se pensi di poter perdere tanto andandotene
beh allora quanto hanno perso loro?
Ben poco ci rimane del loro essere.
E se ne vanno anche i meno grandi…
E’ triste vedersi invecchiare e sapere di
non riuscire a
lasciare agli altri quello che si prova dentro.
A cosa serve poi…
quando di fronte ai 14 TeraByte di Internet
ti accorgi di quanto si è inermi davanti
alla massa di informazioni.
Non serve neanche lasciare un segno forte…
a quanti, oggi, immersi nei problemi quotidiani,
interessa che sia esistito o meno Hitler.
Dove và l’amore trasmesso e mai
recepito?
Dove và l’emozione provata riascoltando
una musica dopo vent’anni?
Dove và l’energia sprigionata
dai ricordi di disperazione e di rabbia?
Ricordi quando pensavi di essere speciale,
l’eletto,
le cose brutte potevano succedere ad altri
ma non a te….
Non è così!!
E gli amori passati? Non sono forse già
morti per te?
E gli amici passati? Vale di più un
amico morto o un amico passato?
Ma perché ci si dovrebbe sforzare per
ricostruire il proprio passato,
I propri ricordi…
Per se stessi, non certo per gli altri.
Per soffrire nel vedersi invecchiare, per
soffrire delle proprie perdite…
Il passato ha un grosso peso, un peso troppo
grosso. |
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Solo.
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Me ne vado con un bagaglio di dolore.
Ho dormito da solo e ho sospirato,
steso col cuore spalancato.
Città mentali piene di mondezze.
Nemmeno una lampadina verso una lacrima. |
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Amarsi.
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Ballare non è solo la gioia di stare
con te,
c'è anche il gusto lasciato dalla musica,
la grazia del movimento,
un brivido nello sfiorarti,
il calore del tuo respiro,
il sudore delle tue mani,
il rincorrersi dei pensieri,
gli sguardi fugaci, un urto improvviso,
un'impressione perversa.
Stringerti non è solo il contatto con
il tuo corpo,
è sentire il battito del tuo cuore,
il rumore delle pance, i peli che si raddrizzano,
una contrazione improvvisa, un caldo intenso
un tremore diffuso, una strana voglia di penetrarsi.
Baciarti non è solo premere sulle tue
labbra,
è sentire il cuore che corre,
uno stimolo vibrante che dai visceri scende
nel tuo inestino scosso, è la testa
che gira
mentre il respiro si fa affannoso
è la pelle che si inumidisce,
sono le gambe che tremano,
sono i pensieri che fluttuano, si incrociano,
fuggono.
Addentrare nel tuo corpo spoglio,
non è desiderio convulso di passione
ansimante,
è confondersi, è lasciare i
peli sulla pelle sudata
è passare la lingua sulle curvature
timide,
è perdere la propria identità
è diffondere un unico forte odore che
prende la testa,
è amarsi. |
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Caste.
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Le caste esistono.
Più ti impegni a vivere
più aumenta il rischio di morire.
In una casta diversa dalla propria
ci si muove goffamente.
Nella vita di ognuno c'è qualcosa
di interessante. |
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Giorni affollati.
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Il giorno e la notte corri sui raggi
della tua splendida vita.
Rincorri un mondo troppo vasto
per la tua esile anima.
Un'espressione d'amore, impercettibile
da quel filo di voce, da quel respiro affannoso.
Un'aria calda
ti seguono nei tuoi giorni affollati. |
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Ti cerco.
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Sulla strada del mio viaggio senza fine
tra la polvere e il rumore della radio
confuso con il caldo e col vento
cerco un attimo di vita,
due occhi scuri, una pelle scura,
un caro sorriso.
Tra i muri di questa città
tra le case abbandonate e sporche
sui marciapiedi scalzi cerco i tuoi passi
la tua aria, la tua lunga sottana. |
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Gli occhi dell'amore.
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Blu, blu, blu sono gli occhi dell'amore.
Il solitario vagante ha aperto la porta,
soli, è uno strano momento,
il biondo capello non poteva che cadere.
Cos'altro cade?
Calda la lingua, lucidi gli occhi,
pis, pis, per scappare,
forza, odio, urlo rumore d'abbandono.
Più forte il pensiero lontano si perde,
lontano, poi torna dove le mani sudate
cercano il fianco bagnato,
lamenti e gemiti, occhi persi nel desiderio.
Oscuro intorno vuoto.
Calda la notte corre, ferma il movimento,
c'è poco dolore,
presa tra i demoni
non c'è tempo per soffrire,
ti muovi tra il volgare essere spoglia del
passato.
Non c'è abbastanza dolore,
non c'è abbastanza caldo.
Non c'è tempo per l'amore. |
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Una voce.
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Sei la mia voce nella notte
sei la mia anima che sale
alta nel cielo
"Si è vero"
è vero il cielo
è vera la notte
è vero il mio amore per te. |
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Sulla strada.
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Non importa se mai ci conosceremo
le nostre anime saranno felici all'infinito.
Quando sotto la luna proietto un'ombra,
assomiglia di più a te.
In un unico sogno sono racchiusi i nostri
pensieri
sulla stessa strada corre la nostra vita. |
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Un ricordo.
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Mi chiedo perché mi manchi,
mi chiedo perché ora non sono con te,
Dove potresti essere in questo momento?
perché ho scritto tante parole per
altre
e così poche per te?
Questo mi chiedo in queste notti.
perchè sono accadute tante cose,
ed ora niente, proprio nulla,
non accade niente,
nessuno a cui possa pensare,
e il mio ultimo ricordo è tutto tuo.
Come siamo cambiati in tutto
questo tempo
a volte ho anche pensato di riaverti
per qualche istante,
per sempre,
ma come siamo cambiati.
Giorni passati pensando
giorni volati guardando
due braccia avvolte, tante braccia,
tante mani di altri
e anche le tue con altri
ma siamo cambiati
e quanto pensare,
forse tu dormi,
sogni,
ma in questi stessi giorni passati,
c'ero io nei tuoi sogni
ogni ora,
ogni minuto
finché in quei giorni
sono andato lontano
e per te non ho più fatto ritorno.
Lo stesso freddo,
lo stesso freddo che prima ci rincorreva
ora fa parte di me
ma non può impedirmi di pensare,
e pensare continuamente a
a un tempo per noi ormai troppo lontano
ma cosa mi tiene ancora
così vicino?
Così vicino a te.
Eppure sei così lontana
Sei un ricordo in questa notte
sei il mio dolce ricordo. |
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Mai potrò dimenticare.
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Non ho scordato quelle che han riempito
il mio cuore,
correvano sui petali e sui sorrisi
dei loro anni più belli
cercando qualcuno a cui dare il loro amore,
erano sincere.
Non ho scordato i tuoi occhi brillare,
il tremore delle tue mani,
il tuo cuore battere forte sul mio.
Non ho scordato una sera, un incontro,
un istante passato con te,
Non ho scordato quel giorno,
ti ho lasciata andare,
correre sui petali dei tuoi anni più
belli,
non c'era posto nel mio cuore per tanto amore.
I giorni che ho rimpianto
di quell'anno non erano i più belli,
freddi e troppo corti,
di respiri affannosi e canzoni d'amore,
dei tuoi occhi brillanti
e labbra dolci di pianto
quanto amore ho sprecato.
Di quelle che ho rimpianto
non potrò dimenticare chi ha riempito
il mio cuore
anche se mai più vedrò
i tuoi occhi brillare. |
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Come un vecchio.
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Come un vecchio scrittore
non passo un momento senza pensare,
la testa piegata sulle spalle
gli occhi cadenti in uno sguardo
non importa a cosa.
E poi stanco mi alzo e
mi guardo intorno
pochi istanti prima di
ricominciare a pensare
di essere troppo vecchio per
continuare a vivere.
Ma il pensiero più grande è
quello
di riuscire a vivere e
nonostante tutto di continuare
a pensare. |
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