La primavera.
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La primavera fa capolino
sulle foglie,
che rabbrividiscono
al tocco timido e fresco
della rugiada
che ne inumidisce le punte...
Un pallido sole
prova a sormontare
dalle valli
che incominciano ad inverdirsi
ed a far vedere i frutti
di una natura ricca e rigogliosa,
che sempre riporta
la bellezza della semplicità,
insita nel suo essere...
...Ed i primi tepori
riscaldano le membra
assopite della più piccola e fragile
creatura che a stento,
riesce a sopravvivere...
ma che crescerà e splendente,
mostrerà la sua vera Anima
a chi non crederà in lei. |
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La notte.
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La notte tutto sembra calmo,
dolce e solitario,
una pace incredibile mi pervade
l'animo, rimandandomi a
terre lontane,
dove neanche il mio sguardo arriva,
tentando di scavalcare l'orizzonte.
Respiro a pieni polmoni,
lasciando che quell'inconfondibile
aria salmastra mi riempia la gola,
liberandosi attorno,
insieme ai dolori del mio cuore.
Che sento mi lasciano un amaro
dentro, di essere troppo lontana
dalle anime che riempiono
la mia vita... una lacrima scende,
leggera e gonfia,
lasciandomi un sorriso
beffardo sul viso... lo so,
riderò ancora di quelle parole,
di quei suoni, di quell'allegria. |
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Un gabbiano.
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Un gabbiano vola alto
solcando i cieli
con le sue ampie ali bianche:
sembra che niente gli faccia paura,
che il cielo sia suo amico
e che candidamente,
possa bearsi di ogni timido raggio di sole,
ridendo della sua bellezza.
Lo guardavo seduta sulla sabbia,
pensando che avrei voluto parlargli,
chiedergli com'era bello
potersi librare leggeri,
conoscendo quella parte di mondo,
che non ci è dato di sapere.
Avrei voluto capire,
se era più bello da quaggiù
o da lassù...
ma conoscevo già la riposta
e quando mi si posò affianco,
zampettandomi attorno,
capii che mi sorrideva,
dicendomi di non aver paura di volare,
perchè il Sole torna a risplendere,
prima o poi.
Come dopo un acquazzone. |
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Chiama la vita.
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Chiama la vita
come se fosse
un bozzolo di seta,
svolto in un filo lunghissimo,
senza inizio,
senza fine.
Avvolgiti nei capelli
della nebbia mattutina,
come in una coperta
che stringe a sé
i mali di un cuore limpido.
Rischiarati,
come da interminabili letarghi invernali,
liberandoti dalle catene della mente,
che non ti lascierà volare,
verso i cieli più alti,
più chiari,
più lontani.
Colorati di tutte le tinte dell'arcobaleno,
e arrivando fino al tetto del mondo,
leggerai la verità della tua anima.
Riavvolgiti,
riscoprendo,
a ritroso,
ciò che avevi dimenticato.
...perchè l'anima non dimentichi se
stessa. |
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Arcobaleno.
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C'è un arcobaleno che non ha parole.
Segue semplicemente il suo cammino.
Nei cieli aperti della sua fantasia…
L'ho letto stamattina,
tra i solchi grigi di un cielo pigro,
che faticava a far capire le sue ragioni…
i suoi colori erano immensi,
solcavano il cielo donando colore ad ogni
sfumatura,
riscoprivano il volto delle cose,
animandole con un battito d'ali
e sprigionando l'anima del proprio cuore
con la propria voce…la propria musica…la propria
armonia
non potevo vederlo…
non stavo sognando…
non stavo immaginando…
ma so che ogni giorno,
quell'arcobaleno risplende,
tra le gocce di pioggia…
Non avrei colori per dipingerlo,
non avrei mani per plasmarlo,
non avrei occhi per vederlo…
nei miei occhi c'è un solo colore,
che non ho visto mai, ma conosco bene…
una luce che toccherò e stringerò,
perché nel mio cuore rinasca ogni giorno. |
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Come una luce.
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Come una luce
che mai si spegne
e che mi dona purezza e freschezza,
come la gioia di vivere
che dentro di me
non si spegne mai,
come la voglia di lottare
per quel posto che mi é stato donato,
di amare senza riavere
niente in cambio,
di lottare per sopravvivere.
Come un leone
nella foresta. |
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