MICHELANGELO
(1475-1564)

Note biografiche

Michelangelo Buonarroti nasce nel 1475 a Caprese  (Arezzo) e muore nel 1564.
Coscienza critica del Rinascimento nel momento dell'apogeo e poi testimone della sua crisi, Michelangelo domina ilXVI secolo in Europa non solo per l'ineguagliabile magistero di scultore ma anche come architetto e pittore, nonché poeta. Coinvolto giovanissimo nel clima di recupero classico di Lorenzo il Magnifico, Michelangelo affronta la statuaria monumentale in marmo, realizzando già prima dell'anno 1500 memorabili capolavori. Durante il primo decennio del Cinquecento si occupa ripetutamente di pittura: prima a Firenze dove gareggia con Leonardo alla decorazione (perduta) di palazzo Vecchio ed esegue il 'Tondo Doni', unica opera su tavola portata a compimento; poi a Roma dove, per volere di papa Giulio II, avvia l'impresa della Cappella Sistina, sintesi drammatica della storia dell'uomo e celebrazione della bellezza della creazione. Dopo questa opera massacrante, eseguita dal 1508 al 1512, Michelangelo abbandona per più di vent'anni la pittura, arte poco amata, per dedicarsi alla prediletta scultura in marmo ed all'architettura. Riprende i pennelli negli anni trenta per la lunga gestazione del Giudizio Universale della Cappella Sistina, cui seguiranno altri due affreschi in Vaticano. Poi gli anni della vecchiaia, con la meditazione sulla morte delle ultime due Pietà.
Principali opere pittoriche: la Cappella Sistina ed il Giudizio Universale; sculture: David, Pietà in S. Pietro, Pietà Rondanini, i non finiti Prigioni ed il Mosè; opere architettoniche: a Roma la Cupola di S. Pietro e Piazza del Campidoglio, a Firenze la Cappella Medicea in S. Lorenzo e Biblioteca Laurenziana.

Alcune Opere dell'artista


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Sacra famiglia con san Giovannino
(Tondo Doni)
1503 Olio su tavola
Firenze Galleria degli Uffizi
Dipinto a Firenze all'inizio del '500 mentre  gareggia con Leonardo nella decorazione di Palazzo Vecchio, è l'unica opera su tavola  portata a compimento.
Un Ignudo (particolare)
1508,  Affresco 
Roma, Palazzi Vaticani,
volta della Cappella Sistina
Stupenda l'immagine di questo giovane dai lineamenti perfetti, una delle tante figure di 'ignudi' che decorano la volta della Cappella Sistina.
Storie della Genesi
Veduta d'insieme
1508-1512 Affresco 
Roma, Palazzi Vaticani,
volta della Cappella Sistina
La volta della Cappella Sistina racconta l'apoteosi della Creazione, con altre scene della Genesi, 
dal Peccato Originale alla cacciata dall'Eden, all'Arca di Noè promessa di salvezza, dalla separazione delle Tenebre dalla Luce al sacrificio di Noè, alla creazione di Adamo ed Eva, il tutto contornato da imponenti figure di Profeti, Sibille, Antenati di Cristo. L'esecuzione di questo capolavoro, all'età di ventotto anni, segna profondamente il fisico e la carriera dell'artista che, costretto a lavorare supino, con il braccio teso verso l'alto, contrae malattie e deformità.
Storie della Genesi
Particolari 
1508-1512 Affresco 
Roma, Palazzi Vaticani,
volta della Cappella Sistina
Questo particolare evidenzia i quattro principali episodi della Genesi dall'alto verso il basso:
Il Peccato Originale e la Cacciata dall'Eden, la Creazione di Eva e la Creazione di Adamo. Questa ultima scena, con il virile contatto tra l'energica figura di Dio Padre e l'atletico Adamo che lentamente si alza, è uno dei simboli del Rinascimento.
Sibilla Delfica
1508-1512 Affresco 
Roma, Palazzi Vaticani,
volta della Cappella Sistina
Particolare della Sibilla Delfica che, con altre monumentali figure di Sibille e Profeti scendono dall'Apoteosi della Creazione.
Giudizio Universale
1508-1512 Affresco 
Roma, Palazzi Vaticani,
parete di fondo della 
Cappella Sistina
Il Giudizio Universale é una delle creazioni più sofferte  e drammatiche della storia dell'umanità. Il recente restauro ha dato a tutta la parete un nitore nuovo e la tragedia dell'uomo, schiantato dal turbine divino, assume un risalto di straordinaria energia. Michelangelo imposta la scena come un unico schianto che si proietta tutta insieme verso di noi. Nelle lunette schiere di Angeli con i simboli    della Passione. Sotto, al centro, le figure di Cristo e della Madonna, con i lati i santi Pietro e Paolo, ed un angoscioso autoritratto dell'autore nella pelle di  san Bartolomeo. Gli angeli soffiano nelle trombe per la resurrezione dei morti, mentre altri angeli e demoni se ne contendono  le anime.

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